Di sicuro avrai sentito parlare di posizione nel poker. Magari sei convinto che sia solo una questione di turni per permettere partite ordinate e mettere un freno ai maleducati.
In realtà non è così. Il concetto di posizione nel poker è fondamentale non solo per un fatto di regolamento, ma anche per la tua strategia. Come ben sai, il poker è un gioco a informazioni incomplete. Pertanto, anche la più piccola info aggiuntiva può darti un grande vantaggio sui tuoi avversari.
Ma perché la questione della posizione dovrebbe così importante per un giocatore di poker?
Immagina di dover aprire un’attività commerciale. Puoi vendere gli articoli più all’avanguardia o offrire i migliori servizi sul tuo mercato di riferimento. Ma se apri il tuo negozio in un paese sperduto di montagna, i tuoi potenziali clienti saranno pochi. E se non sei conociuto a livello di brand, allora non avrai nessuno a cui vendere i tuoi servizi. In altre parole, ciò che determina il successo di un’attività è la posizione. Che si parli di attività offline e online, il posizionamento sul mercato influenza la tua strategia.
Lo stesso discorso si applica quando giochi a poker. La posizione in cui ti trovi determina la strategia da adottare quando decidi di giocare una mano. E sapere come comportarti secondo il turno in cui “parli” è essenziale per essere un poker pro profittevole.
Posizioni nel poker Texas Hold’em: quali sono

Le posizioni nel poker Texas Hold’em sono suddivise in tre gruppi: early position, middle position, late position. Le posizioni previste a un tavolo da poker sono minimo due (quindi un tavolo Heads-up), per un massimo di nove (full ring). Essere in posizione, nel poker, vuol dire parlare per ultimi. Quindi, chi è in ‘posizione’ ha un piccolo vantaggio rispetto a chi non lo è.
Ora diamo uno sguardo approfondito su tutte le posizioni esistenti.
Early Position (EP)
In Early Position si trovano i giocatori che parlano per primi, ed è strutturata in questa maniera:
- Under the Gun (UTG) è il primo a parlare pre-flop. Deve agire senza alcuna informazione
- UTG+1: parla dopo UTG, quindi dispone di qualche info in più
- UTG +2: parla dopo UTG+1, e nel gruppo Under the Gun è il player con più informazioni
Middle Position (MP)
I MP vengono dopo gli EP, e siamo ancora alla sinistra del dealer:
- MP1 / MP2 – Questi giocatori agiscono dopo l’early position ma prima dei late. Possono iniziare ad ampliare un po’ il range, ma la selezione rimane importante.
- Hijack (HJ) – È la posizione due posti prima del bottone. È l’ultima posizione a rappresentare il middle.
Late Position (LP)
Cutoff (CO) – È la posizione subito prima del bottone. Parla subito dopo Hijack
Button (BTN) – Ha parola dopo CO, ed è l’ultimo a parlare postflop.
Blinds
Sono i cosìdetti bui, e vengono definiti così perché obbligati a versare una quota del loro stack anche se decidono di non entrare in un piatto. Si suddividono in:
- Small blind: detto anche piccolo buio, parla subito dopo bottone e prima del BB. Deve versare la metà del buio previsto dal livello
- Big blind: detto anche grande buio, è l’ultimo a parlare. é obbligato a versare un buio a prescindere dalla propria mano. In compenso, può vedere il flop senza ulteriori investimenti se tutti i giocatori prima di lui non hanno rilanciato.
Come giocare la posizione nel poker
Ora che hai una panoramica sul ruolo delle posizioni a poker, penso che tu abbia intuito cosa intendono i coach delle poker academy quando parlano di “giocare in posizione”.
Giocare in posizione vuol dire essere gli ultimi a parlare. Questo è un grande vantaggio in un gioco a informazioni incomplete quale è il poker. Parlare per ultimo ti consente di sapere come hanno agito i tuoi avversari prima di te, potendo così pianificare le tue azioni nel modo più profittevole possibile.
Ecco perché la strategia di gioco di deve essere calibrata secondo la posizione in cui ti trovi.
Giocare in Early Position
Trattandosi delle posizoni in cui si parla per primi, è chiaro come il range di apertura debba essere abbastanza ristretto. Esiste una teoria al riguardo chiamata tabella di Sklansky, dove vengono indicati i gruppi di mani da poter aprire da UTG-UTG1-UTG2.
In generale, da queste posizioni doversti giocare solo con premium hands, Assi medio-forti e coppie da 99+. Ovvio che la scala Sklansky a oggi sia un po’ datata, e che bisogna tenere in considerazioni alcuni fattori come fasi di gioco e tipo di avvesari al tavolo.
In generale, da EP dovresti aprire con mani abbastanza forti da potersi giocare un eventuale rilancio o all-in dell’avversario.
Giocare in Middle position
Qui puoi iniziare ad allargare il range di apertura, anche nel caso che i tuoi avversari abbiano aperto rilanciando.
Nelle middle position puoi giocare con tutte quelle mani che hanno buone potenzialità postflop. Mani come i connectors-suited, gli Assi medio-alti, tutte le broadway (KJ-KQ-QJ). In MP la posizione di bottone è la migliore in assoluto, poiché è l’ultimo a parlare postflop. Giocare da bottone ti consente di isolare chi ha mostrato debolezza con un ventaglio di mani più ampio, e di portarti a casa molti piatti in bluff.
Giocare in late position
In LP i giocatori parlano per ultimi. Si tratta di una posizione borderline, perché i vantaggi mutano quando si gioca preflop e postflop. Il gioco preflop ti consente di difendere con ampio range di mani anche nel caso di rilanci da parte dei giocatori. Avendo già investito dei bui, fare call a un raise ti offre odds più favorevoli rispetto a un’altra posizione.
Nel gioco postflop invece, SB e BB parlano rispettivamente per primo e secondo. Se ti trovi in una di queste situazioni, non sai cosa faranno i tuoi avversari che sono in posizione su di te. Ecco perché è sconsigliato bluffare in queste situazioni, salvo casi specifici: non potresti pagare un eventuale rilancio.
Unica situazione in cui ti è consentito cbettare sul flop da LP è se hai rilanciato con una mano forte o hai trovato sul board un draw interessante: in tal caso, se non ti costa troppo, puoi fronteggiare anche un raise dell’avversario, avendo comunque una buona equity.