Uno su 160. Alessandro Pichierri da Roma è l’ultimo italiano a potersi giocare le proprie carte nel torneo più affascinante e prestigioso del mondo: il mitico ‘deneb’ è infatti riuscito a imbustare la bellezza di 4.120.000 chips per il Day6 del Main Event WSOP.
Epilogo doloroso per Luigi Curcio che perde il flip della vita Q-Q<A-K per un giga pot da 5.000.000 a inizio giornata ed è poi costretto ad abbandonare la contesa con K-Qs ancora una volta contro A-K.
Dominio portoghese
Nel count generale svento alta la bandiera portoghese con ben 3 giocatori lusitani in top 5: Carlos Caldas (12.100.000), Diogo Coelho (9.950.000) e Manuel Machado (8.830.000). Il chipleader è però l’americano Stephen Song con 12.310.000 pezzi.
Stupefacente l’eliminazione di Adrian Mateos che ripartiva secondo nel count e riusciva addirittura a schivare un gigacooler a inzio day: dopo l’open da early, Mateos tribettava K-K da bottone e flattava la 4-bet di Berry da bb. Su flop Q42, Mateos chiamava la c-bet avversaria. 10 turn e Mateos riusciva a foldare sulla second barrell dell’avversario… che aveva davvero gli assi! Nonostante il fold da fenomeno l’iberico non viene minimamente ricompensato dalla Dea bendata visto che di lì a poco si ritroverà a spillare gli Assi e perderà giga pot contro l’A-K di picche di Lingkun Lu che dopo il flop 10 9 8 con una picche trovava un pazzesco runner runner (9 di picche, 3 di picche), che disintegrava i sogni di gloria di “AMADI”.
Player out anche Phil Ivey, 340° per 45.000$.
Si ripartirà alle 23 italiane a blinds 40.000/80.000 ed average intorno ai 4.000.000. Daje ALE!