La table selection innanzitutto. Se gran parte degli italiani è in questo momento impegnata, con scarsi risultati ne “La Mecca” del poker mondiale, alcuni dei nostri più stimati alfieri hanno scelto il festival di PokerStars andaluso per provare a rimpolpare bacheca e bankroll.
Guido Pieraccini, Giulio Astarita, Raffaele Sorrentino e Giovanni Bellini hanno centrato il final table al Main Event ESPT, Candido Cappiello ha chiuso runner-up un high roller da 3.300€ [che ha visto primeggiare l’ambassador Sam Grafton, ndr.], ma la copertina se l’è presa ancora una volta Fabio Peluso che battendo Federico Cirillo in un heads-up tutto italiano è riuscito nella superlativa impresa di bissare il successo in un high roller a Malaga: lo scorso anno il 3.300€, quest’anno il 2.200€ di buy-in, che gli ha garantito una prima moneta da 70.630€ in seguito al deal con il collega azzurro:
“Più che dare gusto battere Cirillofe – esordisce – il gusto è stato arrivarci hu insieme. Certo quando si è rimasti in 2 poi ci siamo dovuti sfidare per il trofeo. Sono contento di averlo portato a casa. È andata bene.”
Fabio spiega dunque subito le ragioni che lo hanno spinto a scegliere questa tappa piuttosto che imbarcarsi alle WSOP…
“Ho scelto Malaga perché preferisco le tappe un po’ più corte. Già venivo da Parigi e Sanremo dove avevo giocato quasi tutto il tempo per almeno 20 giorni. Poi era anche un’occasione per rivederci con gli amici con cui avevamo organizzato appunto la trasferta di malaga. Vegas è una fermata abbastanza impegnativa, e quando sarà ci voglio arrivare più riposato.”
Quanto chiediamo a Fabio come si sia evoluto il suo gioco, la risposta arriva immediata:
“Per quanto riguarda il mio gioco credo che a livello teorico da un po’ di tempo a questa parte è sempre lo stesso. Solo che quando si arriva in fondo magari la gente tende a credere ci sia stato un miglioramento. Ma semplicemente in questo torneo ho runnato decisamente bene rispetto agli altri. Poi per quanto riguarda il resto posso dire che sto giocando tanto e questo sicuramente fa crescere l’ esperienza e la conoscenza del field con cui ti misuri, aspetti molto importanti del poker.”

Oltre all’indubbia esperienza che sta accumulando, Fabio, come ha modestamente già anticipato, fa affidamento anche su altre doti: a 4 left è infatti riesciuto a vincere un coin flip nel modo più scenografico possibile. A-Q di quadri contro 9-9 in un all-in pre che presenta un flop 29J. Sul K turn un sorriso beffardo si palesa sul volto di Fabio che con il 10 river chiude il suo gutshot river per il pirotecnico controscoppio:
“In quel colpo non ero tesissimo perché innanzitutto per la mia tournament life non spostava più di tanto. Certo averlo vinto mi ha facilitato le cose, e mentre il dealer girava il board sorridevo perché appunto con gli amici che mi railavano e lo stesso Cirillofe ci chiamavamo le carte, e puntualmente poi si sono materializzate tra turn e river. Pura magia [ride, ndr.].”
In ultimo il buon “backdoorAK” ci rivela quali sono i suoi piani futuri:
“Per quanto riguarda i piani futuri sicuramente ci sarà EPT di Barcellona. Non credo andrò da qualche parte prima perché sono stanco e voglio godermi le vacanze. Infatti non ho intenzione nemmeno di giocare online al momento, potrei fare qualche eccezione in qualche domenica. Ma per il momento il plan è riposarmi e recuperare energie.”