Comprare un corso ibrido on-line/live, seguirlo fino alla fine e trovare lavoro nel settore. Ok, forse questa è una semplificazione eccessiva ma non è nemmeno qualcosa di troppo distante dalla realtà che Alessio Nerini, amico e compagno di lavoro nonché Ceo della 21 Academy, sta portando alla luce proprio in questi mesi.
Parliamo dei poker dealer e della loro formazione, di un lavoro che forse agli albori del poker non veniva nemmeno considerato come tale (almeno da questa parte dell’oceano) e che ora invece, specialmente con il nuovo boom del poker live post Covid19, ha assunto altri connotati.
Alessio opera nel settore da quando gli EPT si facevano ancora Sanremo, prima ancora che Filippo Candio diventasse il primo November Nine italiano in quel di Vegas:
“In realtà ho iniziato a giocare a poker nel 2008, come tanti, tra amici. A differenza degli altri però, ho deciso di seguire un corso per dealer poco tempo dopo essermi approcciato al gioco.
Il motivo? Volevo conoscere tutte le regole e approfondire ogni aspetto di questo mondo. Ho frequentato il corso al Crazy Call, un club di Prato che oggi non esiste più. Dopo quattro o cinque lezioni ho iniziato subito a lavorare e mi sono reso conto che non solo mi piaceva, ma che probabilmente avevo anche una naturale predisposizione.”
Oggigiorno i ruoli in un casinò sono ben definiti, dal dealer coordinator ai floorman, dal poker manager agli stessi dealer. Quando Alessio ha cominciato la situazione era sicuramente differente:
“In soli due o tre mesi, – prosegue Alessio – mi sono trovato a ricoprire il ruolo di floorman, una figura che all’epoca praticamente non esisteva in Italia. Da lì è iniziata la mia evoluzione: negli ultimi anni poi ho ampliato le mie competenze occupandomi di gestione del personale, social media e video, attività che già svolgevo dal 2010.”
Le prime esperienze nei casinò
Il vero passo in avanti viene fatto qualche anno più in là, quando Alessio comincia la sua avventura nei casinò:
“Dopo qualche anno di apprendistato in giro per i casinò europei, la vera svolta è arrivata con la mia esperienza a Rozvadov. È lì che ho deciso di fare carriera e di concentrarmi sul miglioramento personale.
Anche se insegnavo già da tempo, paradossalmente ho iniziato a fare il dealer a pieno ritmo solo quando sono arrivato in Repubblica Ceca. Mi sono accorto che insegnare era qualcosa che mi piaceva e che ero portato a farlo, soprattutto perché sono molto attento ai dettagli.”
21 Academy
A seguito della pandemia, l’esperienza lavorativa in terra ceca giunge al termine, anche se il bagaglio di esperienza accumulato rimane. Ed è proprio da qui che, complice la quarantena forzata, nasce l’idea della 21 Academy:
“Con la pandemia, i miei piani sono cambiati e ho deciso di sviluppare un progetto personale: nel 2021 è nata la 21 Academy. L’idea iniziale era quella di sfruttare la velocità dell’e-learning, ma all’epoca non immaginavo una formazione per dealer cosi rapida.
Negli ultimi due anni ho lavorato per perfezionare il corso, rendendolo completo e orientato all’eccellenza. In questo periodo ho formato circa 150 dealer, anche se alcuni avevo già iniziato a formarli negli anni precedenti.”
La struttura del corso
“Il corso DEALER MASTER è diviso in tre livelli:
• Entry Level: Si concentra sull’Hold’em in modalità torneo, ideale per chi cerca un primo lavoro o un’attività part-time, adatto a clubs e casinò, sia in Italia che all’estero.
• Secondo Livello: Introduce cash game, PLO e 6-plus Hold’em, ampliando le competenze necessarie per lavorare con più facilità nei casinò.
• Terzo Livello: Forma dealer in grado di lavorare ovunque nel mondo, con qualsiasi gioco.
Il nostro metodo si basa su pratica intensiva e adattiva, con l’obiettivo di migliorare la qualità e ridurre i tempi di apprendimento.”
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Sbocchi lavorativi
Ok la formazione e l’e-learning, ma da semplici lettori o curiosi ci si chiede: c’è effettivamente lavoro nel settore, tale da giustificare il tempo e i denari da destinare al corso?
“Sì, la domanda c’è ed è anche tanta, ma più che la quantità di lavoro, credo sia il momento di alzare la qualità. Ci sono nuovi mercati in espansione, come Dubai, e molte altre opportunità in Europa. Detto questo, dire che il lavoro è garantito sarebbe scorretto: è la qualità del professionista che fa la differenza. L’obiettivo della 21 Academy è garantire uno standard qualitativo elevato e puntare all’eccellenza.”
Secondo Alessio, ci sono diversi aspetti da migliorare nel campo dell’insegnamento, sebbene sia il primo a riconoscere l’importanza e la professionalità dei suoi “maestri” o di chi, ancora oggi insegna questa professione. In cosa consistono le differenze rispetto al passato quindi?
“Il mio metodo è intensivo, controintuitivo e adattivo (grazie ad AI). Ad esempio, nei miei corsi la teoria viene prima della pratica, un approccio che se pensiamo bene è lo standard di ogni corso, nel campo dealer, tantissimi hanno iniziato con la pratica e via via hanno integrato la teoria. Inoltre, i percorsi sono personalizzati, adattandosi alle caratteristiche umane e psicologiche di ogni studente.”
L’integrazione della AI nei corsi
“Ho sviluppato un algoritmo che elimina la casualità degli esercizi e si adatta al livello dello studente. Questo strumento crea scenari personalizzati, accumula dati dallo studente e dall’insegnante, e permette di apprendere giocando. È un modo per rendere l’apprendimento più intuitivo e divertente (oltre alla gamification)
A febbraio lanceremo una versione Beta di questo sistema, che sarà accessibile ai nostri studenti attuali ed ex. L’obiettivo è testare l’efficacia del metodo e ridurre ulteriormente i tempi di lezione, senza mai compromettere la qualità.
Ambizioni per il futuro? Sono fermamente convinto che questo modello possa essere esportato in tutto il mondo e applicato in qualsiasi casinò. Anche se è un progetto ambizioso, so che serve tempo per perfezionarlo. La curva di apprendimento è inevitabile, ma credo che il futuro della formazione per dealer e non solo, passi da qui.”
